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Considerando le vicende storiche di Varese si deve prendere atto dei momenti in cui venne deciso un ambizioso percorso di crescita e rinnovamento: la determinazione che accompagnò le iniziative che si rendevano necessarie e non rinviabili, come l'impegno, nel 1861, del comune e di imprenditori per il collegamento ferroviario con Gallarate - l'intuizione della potenziale attrattiva alberghiera del territorio varesino anticipata dalle nobili residenze realizzate già nel Seicento sulle alture in vista dei laghi e delle Alpi; cominciarono Limido e Garoni con la villa Recalcati negli anni '70 dell'Ottocento, poi si realizzò la grande ambizione di Tito Molina e della Grandi Alberghi di Milano sul colle Campigli e al Campo dei Fiori nei primi anni del Novecento, e il completamento del sistema urbano di trasporto su rotaia che ancora oggi ricordiamo meravigliati -, la decisiva elevazione di Varese a capoluogo di provincia nel 1927 che favoriva, nel quadro espressivo richiesto dal regime del ventennio, la realizzazione nel nucleo urbano di 'segni' architettonici che ancora oggi danno carattere alla città.